Per anni, la missine di Google includeva l’importante compito di preservare il passato. Google Books, lanciato nel 2004, aveva come obiettivo la digitalizzazione e preservazione di ogni libro mai pubblicato, al ritmo di 1.000 pagine all’ora. Il Google News Archive, lanciato nel 2006 con notizie risalenti fino a 200 anni fa, rappresenta uno sforzo nella medesima direzione.

Quando l’obiettivo di Google era organizzare l’informazione del mondo, e renderla accessibile, preservarla — chiedersi cosa ne sarà fra 10 anni delle pagine web indicizzate — era parte e sforzo fondamentale per raggiungere tale obiettivo. Uno sforzo non particolarmente remunerativo, ma molto apprezzato, che purtroppo negli anni è andato diminuendo.

Due mesi fa Larry Page ha detto che l’azienda non si sente più rappresentata dal “mission statement” di 14 anni fa. L’obiettivo è cambiato. “Organise the world’s information and make it universally accessible and useful” è del 1998, e male si adatta alla Google odierna. Il focus è sul social e sull’oggi, del passato interessa meno. Scrive Andy Baio:

Google in 2015 is focused on the present and future. Its social and mobile efforts, experiments with robotics and artificial intelligence, self-driving vehicles and fiberoptics.

As it turns out, organizing the world’s information isn’t always profitable. Projects that preserve the past for the public good aren’t really a big profit center. Old Google knew that, but didn’t seem to care.

The desire to preserve the past died along with 20% timeGoogle Labs, and the spirit of haphazard experimentation.

Preservare la conoscenza non è remunerativo, ma è necessario.

Per fortuna che c’è l’Internet Archive. Il nome è fuorviante: molti pensano che il suo scopo sia preservare Internet, ma seppure quel compito sia fra i principali svolti dall’organizzazione, l’Internet Archive è soprattutto una biblioteca digitale. Lo scopo è più ampio; è preservare, e garantire accesso futuro, alla conoscenza. Ciò include anche preservare le pagine web, ma il motto e l’obiettivo dell’Internet Archive è più generico, inclusivo e caotico. È “Universal access to all knowledge“.