Non ci vuole molto, e non è neppure una cosa nuova: basta aggiungere un paio di attributi all’HTML (autocorrect="off" autocapitalize="off" spellcheck="false"). Facebook (ad esempio) non lo fa per il suo box di ricerca principale; ogni volta che digito un nome leggermente esotico mi viene corretto prima che riesca premere invio. È sorprendentemente diffusa come cosa, ed è fonte continua di frustrazioni.

Dici — e per quei casi in cui il correttore automatico serve, invece? Fate come Google: correggete la parola o la frase nella pagina dei risultati, non prima.