Il nuovo significato del punto in rete
Il New Republic disquisisce sul punto, che in rete — negli SMS come nei tweet — ha assunto un significato più ampio, e diverso, da quello tradizionale di segnalare la conclusione di una frase.
L’osservazione iniziale è che il punto alla fine di un messaggio sia superfluo: è raro che venga utilizzato, perché al suo posto preferiamo staccare il messaggio con un altro messaggio. Il messaggio, la nuvoletta per capirci, svolge la funzione del punto.
Quando usato, sembra stia lì per dare enfasi alla conclusione, per riaffermare quanto appena detto. Per capirci: ad un SMS possiamo rispondere “Sì” o “Sì.“; la seconda risposta viene generalmente percepita come più aggressiva e definitiva.
“In the world of texting the default is to end just by stopping, with no punctuation mark at all,” Liberman wrote me. “In that situation, choosing to add a period also adds meaning because the reader(s) need to figure out why you did it. And what they infer, plausibly enough, is something like ‘This is final, this is the end of the discussion or at least the end of what I have to contribute to it.’”