Strumento meraviglioso, a patto che si capisca questo: non è per creare libri in generale, ma per creare libri che verranno venduti e gestiti da Apple. Apple si prende il 30% su ogni titolo e vi obbliga a concedere l’esclusiva di vendita all’iBooks Store.[1. Questo se decidete di ricavare dei soldi dalla vendita dei volumi, se invece decidete di regalarli potete farne quel che volete.]

È un po’ come se iBooks Author fosse l’SDK di iBooks: quello che Xcode è per l’App Store, iBooks Author è per l’iBooks Store. Non uno strumento per la creazione di ebook, ma uno strumento per la creazione di iBooks.

C’è bisogno di un’alternativa che non vincoli gli utenti ad iBooks (e nemmeno ad Amazon o altro)? Assolutamente, e altre aziende potranno impegnarsi nello sviluppo di un tool simile e offrirlo in vendita. Ma c’è poco da lamentarsi, riguardo ai limiti imposti da iBooks Author: viene offerto gratuitamente e di conseguenza si è costretti a rispettare le scelte di Apple.

Fosse stato venduto a 100 euro o più, e presentato come un software per la creazione di libri, le critiche sarebbero state corrette. È invece chiaro che l’importanza per Apple di iBooks Author non risiede tanto nel software in sé, che infatti dà via gratis, ma nei contenuti che attraverso esso potrà ottenere e portare nel proprio negozio.

È come se Apple stesse facendo un’investimento: noi vi diamo un programma facile e bello per creare i vostri libri, e ve lo diamo gratis, in cambio voi li potete distribuire solo sulla nostra piattaforma. Quindi, meglio ripeterlo, Apple non vi sta dando uno strumento per la creazione di libri in generale, ma uno strumento per pubblicare sull’iBooks Store.