Tre anni fa acquistai una maglietta di Google. C’era il loro logo sul davanti e sul retro una scritta: “I’m Feeling Lucky”. Google all’epoca era un’azienda che stimavo e in cui riponevo fiducia, che non sbagliava un prodotto. Innovativa. Google era un’azienda che ammiravo, per svariate ragioni ma la principale era questa: creava nuovi prodotti. Beh, non solo nuovi: prodotti che erano belli.

Ve la ricordate, Google nel 2006? Come scrive M.G. Seigler, era “un’azienda che sfornava un successo dopo l’altro”. Ma, sul serio: che hanno fatto di recente? Intendo, che hanno fatto di entusiasmante di recente? Di bello? Di ‘rivoluzionario’? Di rilevante, insomma.

Mi sembra nulla. Solo insuccessi. Uno dopo l’altro. Insuccessi dettati da un’assenza di visione, per come la vedo io. Google sembra sempre di più la Microsoft degli anni 80 (*). Non crea prodotti con lo scopo di fare qualcosa di decente, che funzioni, che sia meglio di ciò che già c’è in commercio. Crea prodotti per non restare indietro rispetto alla concorrenza.

Con parole un po’ dure Seigler dice: “se rilasci merda sembrerai merda”. E Google ne ha rilasciata tantissima, ultimamente. Lo stesso Seigler faceva notare come una delle più grandi sfide per la Apple post-Jobs sarà riuscire a spostare la fiducia che tutti riponevamo in Jobs su Apple stessa. Perché quando Jobs ci presentava qualcosa, teneva un nuovo prodotto nelle sue mani, sentivamo che doveva essere buono, bello, innovativo. Altrimenti non l’avrebbe mai approvato. E non ce lo avrebbe consigliato.

Per quanto riguarda Google: hanno totalmente perso la mia fiducia. Lo ammetto: parto prevenuto e scettico ogni qualvolta lanciano qualcosa di nuovo. Non è più l’azienda che ammiravo e in cui credevo nel 2006. Non credo più nelle parole ‘nuovo’ e ‘innovazione’ quando provengono da Mountain View.

Semplicemente, ultimamente, non mi aspetto più molto da loro.