Nicholas Felton è un designer di New York diventato popolare per il suo Feltron Annual Report, ovvero un documento ricco di infografiche dedicate ogni anno ad un argomento differente. Lo pubblica dal 2005 e da allora non ha più smesso: l’ultimo, quello del 2010, era dedicato a suo padre, venuto a mancare l’anno prima. Felton ha provato a raccontarne le passioni, abitudini, momenti importanti; essenzialmente la vita con grafici, dati e tabelle. Pensate a delle infografiche fatte veramente bene, non tanto utili quanto piuttosto belle, così belle da poter essere in qualche modo ritenute arte: proprio quello è il Felton Annual Report.
Per darvi un’idea, Felton è anche l’uomo dietro Daytum, un sito che permette ai suoi iscritti di creare un Annual Report personale o, comunque, di rendere graficamente gradevoli dei dati numerici. Io per esempio daytum lo uso per appuntarmi il numero di caffè/te che bevo. Utile? Non particolarmente, ma come tutte le altre cose che fa Felton non è tanto l’utilità ad attirare attenzione quanto piuttosto la bellezza. Daytum piace per questo: perché è bello.
Ma perché ne parliamo oggi? Non solo perché Nicholas Felton è una figura interessante e non solo perché Daytum è molto carino, ma soprattutto perché all’f8 (una specie di keynote di facebook appena svoltosi) Chris Cox, vice presidente dei prodotti a facebook, ha detto, riferendosi a lui:
“We had one reaction: we have to try to hire this guy.”
E l’hanno assunto: lo scorso 27 Aprile. E ora pare che Felton sia – assieme a Sam Lessin – uno dei responsabili del nuovo design di facebook. Facebook ha tantissimi dati a disposizione e Felton sicuramente troverà il modo di utilizzarli e, speriamo, visualizzarli.
E a dire il vero in parte l’ha già trovato. Nella nuova timeline, che se anche Cox dice essere una versione primordiale di ciò che hanno in mente per il futuro, un abbozzo su cui c’è ancora da lavorare e sul quale costruire qualcosa, già rappresenta un tentativo di raccontare la nostra vita, le nostre passioni e insomma di spiegare tutto quanto a noi ci riguarda in una pagina – può non piacervi questa idea: non lo so ancora, a me, se mi piace o meno. Ma io un po’ di Felton, sarà che oramai me l’avete detto, in tutto questo ce lo vedo.