‘Audaci, folli, magnifiche idee’

Fra le persone che hanno parlato durante il ‘Celebrating Steve‘ c’è Jonathan Ive, il cui intervento – sull’importanza delle idee e del valore che ad esse Steve Jobs attribuiva – è stato veramente bello:

Steve era solito dirmi – ed era solito dirmelo molto di frequente – “Hey Jony, ecco qua un’idea stupida”.

E a volte lo erano. Idee veramente stupide. A volte erano davvero terribili. Ma altre volte assorbivano tutta l’aria della stanza e ci lasciavano entrambi completamente silenziosi. Audaci, folli, magnifiche idee. O idee abbastanza semplici che, nella loro minutezza, nel loro dettaglio, erano pienamente profonde.

E esattamente come Steve amava le idee, e amava fare le cose, trattava il processo creativo con rara e meravigliosa reverenza. Vedete, credo che lui meglio di chiunque altro avesse capito che mentre le idee, verso la fine, possono essere veramente potenti, nascono come qualcosa di fragile, pensieri a malapena formulati, così facilmente perduti, così facilmente fraintesi, così facilmente calpestati.

Da salvare, da rileggere, tutte le volte che le vostre folli idee verranno marcate come ‘stupide’. Un’idea non nasce finita: si evolve nel tempo, cambia e migliora. Un’idea, all’inizio, può apparire qualcosa di piuttosto banale e stupido. È solo alla fine, dopo un duro lavoro, che rivela tutta la sua potenza.