iMessageAnalyzer: un’utility per analizzare i propri messaggi di iMessage

È gratuita, e si scarica da GitHub. Potete realizzare grafici con la frequenza dei messaggi scambiati con una persona, paragonandoli per esempio all’interità dei messaggi scambiati in un giorno o semplicemente visualizzando com’è variata quantitativamente l’intensità di una conversazione/relazione nel tempo.

Non so a che possa in realtà servire, se non agli ossessionati fra noi del quantified self (alzo la mano).

Un brevetto registrato da Apple a Dicembre fa pensare che nel prossimo iOS possa venire aggiunta un’opzione per inviare denaro tramite iMessage. I brevetti dicono e confermano poco, ma la funzionalità — vista l’esistenza di Apple Pay — sembra a me molto plausibile: sarebbe utilissimo avere un sistema integrato nell’OS per inviare facilmente denaro ai propri contatti, senza doversi pre-registrare a nulla prima di farlo.

La nuova dittatura delle ricevute di lettura

Fra le cose più stupide che sono successe negli ultimi anni io ci metto le ricevute di lettura. Mentre prima erano un’opzione, oggi vengono inflitte senza possibilità di opt-out su Facebook e simili. Sarebbe bello (se non altro) se fosse possibile abilitarle solo per certi contatti, e soprattutto sarebbe giusto che la scelta — di abilitarle o meno — ricadesse su me. Invece nel caso di iMessage sono abilitate o per nessuno o per tutti, e nel caso di Facebook la scelta nemmeno esiste.

Capisco l’intenzione, buona (Es. “Ricordati il latte” non ha bisogno di una risposta, ma solo di una lettura), ma sono diventate uno strumento per spingere le persone a sentirsi in difetto se non rispondono entro pochi minuti dalla lettura, e servono solamente a soddisfare l’ego del mittente. Credo sia anche per questo che abbiamo finito con l’accettarle: non ci piacciono da destinatari, ma nella posizione di mittente ci tornano comode, ansiosi come siamo che tutti rispondano quanto prima.

Eppure, il fatto che io abbia avuto modo e tempo di leggere un messaggio non significa che debba anche occuparmi della risposta ora, non significa che debba interrompere ulteriormente la mia attività (qualsiasi essa sia, anche stessi solamente fissando il soffitto da ore) per rispondere. Invece, con le ricevute di lettura, tutti si aspettano che tutti siano sempre connessi. È come essere in chat, e avere il proprio stato su online alla mercé di tutti. La linea di ragionamento è questa: X ha visto il messaggio? E allora è davanti a un computer, o ha uno smartphone/tablet con sè, e deve e può rispondermi.

Le ricevute di lettura, come scrive Garret Murray, eliminano la distinzione fra offline e online facendo credere all’interlocutore che tutti siano immediatamente disponibili e sempre connessi:

Sending read receipts completely removes the feeling of being offline. When you don’t send receipts, people can send you as many messages as they’d like but until (if ever) you respond they have no idea if you received the message at all and they can make the safe assumption you might be unavailable at the moment. I like this. I miss this. With read receipts enabled, you’re always online. People know the minute you glance at their message. Sometimes I’m in the middle of feeding my kids but I glance at the phone. Now for the next hour this person knows I’ve read but haven’t responded. Why do I need this stress?

È una situazione davvero stressante, e siccome oramai sono inflitte senza scelta è necessaria una serie di accorgimenti non sempre efficaci per evitare di inviarne una. Apro iMessage con la paura che questo invii una ricevuta di lettura (aprendosi in automatico su una conversazione), sblocco l’iPhone stando attento a non scorrere sopra una notifica, visito Facebook ignorando le icone rosse che segnalano messaggi — perché oramai non mi è più possibile leggerli senza dover rispondere pochi attimi dopo. Un po’ come succede a Garret, dalla lettura di un messaggio parte nella mia mente una specie di cronometro — più passa il tempo più mi sento in difetto, più la persona dall’altra parte probabilmente si sente in diritto di ricevere una risposta quanto prima.

Le “green bubbles” sono una cosa (un argomento, di cui la gente si lamenta su twitter) e io non lo sapevo. Green bubbles, ovvero i messaggi verdi di iMessage — che sono verdi perché il mittente non ha un iPhone.

Anche Apple se ne prese gioco, al WWDC dello scorso anno:

Paul Ford ha dedicato un intero articolo alle green bubbles, e su quanto per alcuni sia abbacchiante riceverne una:

The bubbles are a subtle, little, silly thing but they are experienced by millions of people. That amplifies that product decision into a unsubtle, large, sort-of-serious thing. The people who are tweeting negatively about green bubbles are following Apple’s lead.

Tailor

Tailor è un’applicazione per iPhone che attacca più screenshot assieme. Mettiamo che vogliate catturare una pagina web per intero, o parte di una conversazione di iMessage — ma non solamente quello che c’è sullo schermo: una o due schermate in più: Tailor vi viene in aiuto. Basta catturare più screenshot, per ogni schermata che si vuole includere, e poi avviarla: li riconoscerà e prenderà automaticamente dalla libreria fotografica, e in pochi attimi unirà assieme.

In tutti i miei usi è risultata perfetta.

A distanza di anni gli sforzi di Apple per migliorarlo sono stati ben pochi, e iMessage è rimasto identico nel tempo. I problemi che lo affliggevano — scarsa affidabilità, messaggi che si perdono nel vuoto — restano tali. A questi si aggiunge quello riscontrato da Adam Pash: se passate da iPhone a un qualsiasi altro smartphone, è possibile che il vostro numero resti registrato all’interno del sistema di Apple. Il che significa che i vostri amici con un iPhone continueranno a contattarvi tramite iMessage, ma voi non riceverete ovviamente nulla:

I’d receive nothing, and they’d get a “Delivered” receipt in their Messages app as though everything were working as expected.