Voglio. Preso.

Macinbot

Phil:

Roughly a year ago, I got the idea of turning classic products design into collectible figure. This idea seemed to appear out of nowhere. But I bet it was a natural result of being a toy collectors and product design lovers for my whole life. Since the conception, I knew I need to make that idea happens or I will regret not doing so.

Now I am so happy to bring Macinbot Classic to live. It was not exactly easy. From the first sketch, numerous 3D printed test models, to the final prototype, It is incredible how much efforts needed to be put in this little guys.

Bellissimo, e lo voglio.

Pebble ha lanciato, assieme a due nuove versioni dei suoi orologi, un piccolo quadrato — che può essere usato come portachiavi —, dotato di un bottone, sempre connesso alla rete cellulare. Ne esistono due versioni: una che alcuni hanno definito come il nuovo iPod Shuffle, perché è in grado di riprodurre brani da Spotify via internet in qualsiasi situazione — anche senza avere lo smartphone con sé —, l’altra programmabile, ovvero potete decidere cosa succede quando schiacciate il bottone.

Da tempo esistono molti portachiavi che permettono di tracciare gli oggetti — o bottoni come Flic che permettono di avviare un’azione su internet premendoli. Il problema di questi è che funzionano tutti, solamente, via bluetooth: si collegano a internet tramite l’iPhone e per questo senza iPhone diventano inutili (oltre a comunque perdere spesso la connessione con l’iPhone). Significa che se perdete un oggetto, comunque non lo ritroverete.

Il Pebble Core — dotato di GPRS, WiFi, 3G e per finire Bluetooth — da questo punto di vista mi intriga molto.

Davvero carino e di dimensioni ridotte. Può anche fare da stand, per guardare video in un’angolazione ottimale.

Un servizio per stampare gif su piccoli libretti, sotto forma di flipbook.

Flic: bottoni bluetooth

Flic è un bottone per l’iPhone, che si collega ad esso via bluetooth. Può essere applicato a una porta, alla scrivania, o con una clip ai propri jeans. La risposta varia a seconda di come lo si è configurato: può avviare la riproduzione di musica, essere usato per scattare una fotografia, leggerci le notizie del mattino, fingere una chiamata in arrivo sull’iPhone o ordinare una pizza. O potete premerlo ogni volta che bevete un caffè, per tenerne traccia. Le opzioni sono illimitate. Ne potete possedere più di uno, e a ciascuno associare un’azione differente.

Flic non è ancora in commercio, ma l’idea è attraente. L’idea è simile a Tile, ma a mio parere meglio eseguita e con più opzioni d’uso. Suppongo sfrutti la tecnologia iBeacon, e venga configurato attraverso un sistema simile a IFTTT. Se avrà un canale IFTTT sarà fantastico.

Verrà presto lanciata una campagna di crowdfounding, mentre al momento è possibile lasciare la propria email nell’homepage per essere fra i primi a riceverlo.

Se per voi lo smartwatch è già troppo popolare: Nod è un anello intelligente, con bluetooth.

Se, come me, vi portate ovunque andate il cavo per ricaricare l’iPhone è probabile che Chargekey vi piacerà: è un cavo USB-Lightning che per dimensioni e design può venire inserito in un mazzo di chiavi. Si compra su Amazon per 25 euro[1. Se ne volete uno con un design più bello c’è il Kii di Bluelounge, ma costa il doppio] ed è prodotto da Nomad.

La stessa azienda vende — allo stesso prezzo — una batteria esterna a forma di carta di credito (tutti oggetti essenziali, se avete un iPhone).

Cerca fondi su Kickstarter; è una stampante minuscola, robotica e portatile, la prima di queste dimensioni — per intenderci: sta nel palmo della mano — in grado di produrre un foglio A4. Per farlo si muove e orienta sopra il foglio:

The printer is activated by sliding a hatch at the bottom of the printer which will reveal the inkjet. The inkjet lasts for over 1,000 printed pages and the battery lasts for over one hour per full-charge. The first version will print in grayscale. […] Our printer is based on an omni-wheel system that allows it to accurately turn and drive in any direction.

Mode Notebook vende dei taccuini cartacei simili alle Moleskine, che includono nel prezzo un servizio di spedizione, digitalizzazione e backup degli stessi in rete. Funziona così: una volta finito un taccuino lo inviate a loro, che lo digitalizzeranno e renderanno accessibile da un’applicazione appositamente sviluppata — oltre che da Dropbox e Evernote.

Promemoria: comprare il Sugru

Ieri ho notato che il cavo d’alimentazione del MacBook Air ha cominciato a rompersi verso l’estremità che si collega al Mac, com’è d’obbligo che succeda a distanza di circa appena[1. Ho comprato il MacBook Air a Dicembre dello scorso anno] un anno con ogni cavo, cavetto che Apple produce e vende a prezzo esorbitante. Che sia quello per caricare l’iPad, o che siano le cuffie. Un tempo avrei iniziato a considerare l’acquisto di uno nuovo, ieri con tranquillità ho estratto una bustina di Sugru dal frigorifero e l’ho applicato alla parte interessata. Il cavo è più resistente di prima.

Ritengo il Sugru — qua la recensione che ne feci — uno “strumento” fondamentale per chiunque abbia un prodotto Apple, da avere a disposizione non appena l’occorrenza lo richieda. Da un po’ di tempo lo vendono anche su Amazon, e vale completamente il costo per i soldi che vi permetterà di non dare a Apple. A me nel corso di circa un anno ha risparmiato l’acquisto di due cavetti dell’iPhone e, da ieri, uno del Mac.

Snuglet è un progetto che cerca finanziamento su Kickstarter, si tratta di una corona metallica che si inserisce nel vano del MagSafe e fa in modo che questo non si scolleghi più accidentalmente quando, per esempio, teniamo il portatile sulle ginocchia. (*)

Una nuova alternativa al Jawbone Up e Fitbit One (che possiedo), dalla Withings — quella che fa le bilance intelligenti che si collegano a Internet. È pure in grado di rilevare il battito cardiaco, funzione che gli altri due tracker non hanno. Al solito: quanto sia buono dipende dall’applicazione e dal lavoro che c’è dietro ai dati che raccoglie.

Tile è un piccolo quadrato sui $18 che via bluetooth e con l’uso del GPS informa l’iPhone della posizione dell’oggetto a cui lo si è applicato (un mazzo di chiavi, un portafoglio), permettendo di ritrovarlo facilmente.

Chi ha un iPhone, sa che il vero cruccio dell’oggetto è la batteria. ChargeCard è un accessorio per caricarla in movimento, come molti altri, ma più appetibile e pratico per le dimensioni ridotte (stile carta di credito) ed il costo: 25$ (*).