New watch faces. Watch faces should receive the same attention screensavers get. Fun, cool, not frequently that nice mostly just fine. I think the stacked cards interface of the Siri face should be the default wake up screen, and all efforts should go in that direction. The watch metaphor was useful to begin with, but the Apple Watch was never a watch and complications are what their name implies.

Snake for the Apple Watch.

Unexpectedly, reading a webpage on the Apple Watch isn’t as painful as I imagined it being. I’ll have to update my websites to render properly on it. It seems fairly simple: all it’s needed is yet another meta tag and some adjustments to the images.

Uno sviluppatore ha creato un emulatore per portare i vecchi videogiochi del Game Boy su Apple Watch (ci si muove fra swipe e digital crown).

Voglio. Preso.

L’orologio nuovo, di ceramica, venduto a $1.249, quindi molto costoso ma non assurdo, ha preso il posto sul sito di Apple degli orologi tutti d’oro parte della linea Edition.

E un anno fa ci si domandava come avrebbe funzionato l’upgrade — semplicemente non esiste. Mi chiedo se sia esistito solo per ragioni di marketing — per portare l’Apple Watch a oggetto di fashion più che gadget tecnologico. Sarebbe interessante sapere quanti ne hanno venduti.

WatchWeb: un browser per Apple Watch

Qualcuno ha portato il web sull’Apple Watch. Non l’ho provato; probabilmente l’esperienza d’uso è frustrante e la necessità piccola, ma se volete farvi del male con WatchWeb potete digitare indirizzi web e visitarli (una versione ridotta, senza layout, solo testuale) dal vostro polso.

Come trovare l’iPhone al buio, con l’Apple Watch

Nella prima schermata di Glances dell’Apple Watch — quella con vari bottoni, per attivare/disattivare bluetooth, modalità aereo, audio, etc. — c’è un bottone per far squillare l’iPhone, utile per ritrovarlo quando non si riesce a capire dove lo si è lasciato.

Mac Kung Fu ha un piccolo tip: tenendolo premuto si attiva il flash dell’iPhone, in modo da rendere la ricerca ancora più facile.

9to5mac:

As a mostly satisfied Apple Watch 1 customer, March or April doesn’t strike me as being too soon for the Apple Watch 2. Personally, I’m excited to see if the next model can handle apps better with a needed speed boost and maybe lose a little overall thickness and display bezel.

But while I’m basically already lining up to buy the next Apple Watch, I probably won’t spend the extra $200 on a stainless steel model this time if it’s is going to be an annual product upgrade. And for most Apple Watch customers, buying a new model will probably be an every 2 or 3 year event if that.

Non sono ancora convinto sia necessario aggiornare l’orologio a cadenza annuale, ma se proprio Apple volesse allora deve anche trovare una soluzione all’obsolescenza dei modelli premium.

L’Apple Watch è venduto — parlo di come lo presenta il marketing — come un orologio: un oggetto di fashion prima, un computer dopo. Perché mai dovrei spendere $200 (o più) extra all’anno per una cosa che dura, appunto, un mero anno?

È un vero peccato che la watch face che consente di impostare uno sfondo personalizzato — un’immagine a scelta dalla propria libreria fotografica — non permetta però di mostrare sullo schermo alcuna informazione a parte l’ora e la data. Tutte le complicazioni — attività, meteo, batteria, etc. — non sono disponibili in questa watch face, fatto che la rende piuttosto inutile.

Se però di tutto ciò non vi interessa nulla, il sito Apple Faces raccoglie dei wallpaper molto carini.

Be’, o lo si legge oppure è abbastanza impossibile intuirlo. Io neppure mi ero accorto che alcune fossero tonde, ed altre invece quadrate.

Comunque Mac Kung Fu ha la risposta:

Round notification icon: If the icon is round then it’s a notification you can action on the phone because you’ve a Watch version of that app installed. For example, if it’s a Mail message then you will be able to tap the notification to reply to the mail there and then.

Square notification icon: If the icon is square then there is no Watch app for that particular notification. Essentially, the notification is being “echoed” from your iPhone, and all you’ll be able to do is tap to dismiss it.

Tim Cook, durante la conferenza sui risultati del terzo trimestre fiscale di Apple:

Sales of the Watch did exceed our expectations and they did so despite supply still trailing demand at the end of the quarter.

And to give you a little additional insight, through the end of the quarter, in fact, the Apple Watch sell-through was higher than the comparable launch periods of the original iPhone or the original iPad.

Non sappiamo quanti Apple Watch siano stati venduti, ma a meno che Tim non menta (cosa che sarebbe piuttosto grave) possiamo già dire che i fiumi di parole scritti nei giorni passati da analisti e giornalisti sul nuovo flop di Apple sono andati sprecati.

L’Apple Watch, nelle prime nove settimane, ha venduto più di quanto l’iPhone e l’iPad non avessero fatto nel medesimo periodo. La prima iterazione di un prodotto Apple — il primo iPhone, il primo iPad, il primo MacBook Air, il primo, nuovo, MacBook — viene sempre derisa: è inutile, troppo costosa e non offre abbastanza vantaggi rispetto al “vecchio”. L’Apple Watch rispetta questo copione.

Non mi aspettavo vendite stellari dell’orologio — con questo modello Apple piuttosto getta le fondamenta di quello che potrebbe diventare un ottimo business — ma pare stia andando piuttosto bene. In risposta a chi supponeva che le vendite si fossero abbassate dopo la settimana di lancio, Tim Cook:

On the Watch, our June sales were higher than April or May. I realize that’s very different than some of what’s being written, but June sales were the highest. The Watch had a more of a back-ended kind of skewing.

L’Apple Watch è un telecomando

Luca Sofri:

Mi chiedo spesso come fu quando arrivò il telecomando della tv: mi ricordo il primo che vidi, lo si incastrava in una specie di alloggiamento del televisore dei miei nonni, quando non era usato. Era grosso e pesante, più largo che lungo, con sedici tasti colorati per sedici canali. Ma non mi ricordo bene la percezione del cambiamento, probabilmente si accompagnò alla crescita del numero dei canali visibili. Prima c’erano pochi canali da cambiare, non si faceva zapping, e ci si alzava poco per andare a premere il tasto sul televisore (un CGE, a casa mia). Poi non ci si alzò più, e non ci siamo ancora alzati. […]

Watch è il telecomando, non il televisore. Dopo poche ore che lo usi e non hai mai dovuto estrarre iPhone della tasca – né in alcuni casi premere o toccare niente – per leggere i messaggi arrivati, vedere che prossimi impegni hai, rispondere al telefono e telefonare, cambiare canzoni in cuffia, comunicare su Skype, e altre cose ancora, capisci che quello che è arrivato è il telecomando del televisore, come quella volta là.

Trovo il paragone molto calzante, seppur considererei l’Apple Watch il telecomando non dell’iPhone ma del mondo circostante. Come ha notoriamente detto Marc Andreessen, software is eating the world, e affinché ciò avvenga è necessario un modello d’interazione immediato con il software (sì, più immediato di uno smartphone, per quanto già comodo).

L’Apple Watch, un wearable, abilita questa possibilità. Quello che per me Watch è — sarà, una volta che il suo potenziale sarà ben chiaro — è un telecomando per il famoso internet delle cose di cui si parla da anni. Perché un mondo connesso alla rete funzioni — mi riferisco a lampadine WiFi, e cose più utili — ci serve un dispositivo che ne permetta un’interazione immediata. Credo HomeKit e Apple Pay rivelino che Apple stessa abbia intenzione di puntare verso quella direzione.

(Sono in fermento per la prossima settimana, quando potrò salire e scendere dai bus, e entrare in metropolitana, con l’oggetto. Quello per me è già un esempio di ciò di cui parlo sopra.)

Il prossimo Apple Watch (speriamo sia lontano)

Circolano già rumors sul prossimo Apple Watch. Mark Gurman, su 9to5mac, dice che potrebbe avere una fotocamera frontale (per videochiamate via FaceTime) ed essere più indipendente dall’iPhone — ad esempio riuscendosi a collegare direttamente al WiFi. La seconda cosa sarebbe bellissima, la prima del tutto superflua.

Al di la di questo — ho ricevuto il mio meno di una settimana fa, e chi ha voglia di parlare di rumors del prossimo Apple Watch quando il primo ancora non è in vendita in molti Apple Store? — l’unico rumors interessante è quello relativo alla data di lancio. Si parla di 2016, e quasi quasi spero si vada a metà 2016 se non oltre.

Il ciclo annuale di ricambio dei nostri device non è sostenibile per ogni prodotto. Ha senso per l’iPhone, contesterei che abbia senso per l’iPad, ma sono quasi convinto non abbia senso per un wearable. L’Apple Watch non vuole proporsi come mero gadget, la tecnologia interna è solo parte della motivazione dietro l’acquisto: componente altrettanto fondamentale è lo stile, il design; in altre parole l’orologio in quanto tale.

Apple vende l’Apple Watch paragonandolo agli orologi tradizionali, e offrendo modelli costosissimi. Se vuole che questa strategia abbia successo deve anche, a parer mio, staccarsi dal ciclo annuale di aggiornamenti — spesso un obbligo, più che una necessità. Per riuscire a proporre l’Apple Watch come un orologio deve anche riuscire a renderlo più duraturo del tempo. Non dico che non debba diventare obsoleto, ma che per lo meno non lo diventi nel giro di un anno.

Un aggiornamento all’OS, come quello in arrivo in autunno, potrebbe essere più che sufficiente, un buon modo per accontentare gli scontenti. Per l’Apple Watch con FaceTime invece possiamo aspettare.

L’ha confermato Tim Cook ieri, durante un incontro in Cina. Però non si capisce quando a Giugno, né cosa succeda a chi l’ha preordinato ed ha come data di spedizione fine Giugno/Luglio.