Steven Levy ha fatto un giro su una delle macchine che si guidano (quasi) da sole di Google. Dopo il progresso iniziale, ora Google sta lavorando a tutti i problemi minori, quel 5% rimanente del lavoro che probabilmente richiederà lungo tempo. I veicoli sono più o meno in grado di muoversi in autostrada, ma ancora faticano molto in città — hanno un problema con la pioggia o, ad esempio, le foglie sull’asfalto:
At one point, the car drove over a small pile of leaves that had blown into its path, without breaking its pace. After the drive, Dolger and Fairfield told me that moment represented a ton of work. Apparently, for a very long time, SDCs regarded such harmless biomass as obstacles to be avoided, and the newfound ability to roll right over a bit of dead foliage was one of the more recent triumphs of technology.
Dopo aver viaggiato “al volante” di una di queste macchine per una giornata — e essersi reso conto di quanto sia necessario rimanere in allerta per eventualmente, in caso di errore del computer di bordo, riprendere il comando manuale — Levy dice di aver aggiustato le sue previsioni su quanto ci vorrà prima che la macchina che si guida da sola arrivi: da presto a più tardi.