Twitter ancora non ha capito a cosa serve
All’inizio Twitter era un luogo molto diverso da ciò che è diventato. Non c’era nessuna pretesa di informare, ma tutto si riduceva a dire ciò che si stava facendo. I primi tweet di Jack Dorsey furono “a pranzo” e “sto disegnando”. Un chiacchericcio, futile seppur divertente, insomma.
Poi, soprattutto grazie agli sviluppatori e all’entusiasmo di certi utenti, Twitter si è evoluto. Sono arrivati gli hashtag. I retweet. I link. Ciascuna delle componenti che oggi è parte fondamentale di Twitter non è venuta da Twitter, ma dagli utenti di Twitter. Twitter è diventato, contrariamente a Facebook, un luogo che si visita con intenti ben mirati: non con l’intenzione di trovare materiale a caso, ma con quella di restare aggiornati su ciò che ci interessa — attraverso una rete di contatti faticosamente costruita, basata sugli interessi.
C’è la sensazione che nonostante tutto ciò l’azienda Twitter ancora sia ferma al chiacchericcio. Il passaggio da stella a cuore per indicare i preferiti è l’ennesimo indizio che l’azienda Twitter ancora possa non aver capito appieno come Twitter viene utilizzato dai propri utenti.
L’indizio principale, quello che più mi preoccupa perché potrebbe distruggere il valore di Twitter, è il desiderio di voler somigliare a Facebook. Scrive Baekdal:
Twitter never got it, and still don’t understand it.
Twitter still thinks people are using Twitter to chitchat. The reality, though, is that most of the value that Twitter creates is from people who are communicating instead. We are not chatting on Twitter. We are communicating. And we are communicating about things and topics around us. […]
When people use Facebook, they are often on a break and do not have any specific interest or intent. So the snack like content that BuzzFeed produces is perfect for that moment.
But people don’t use Twitter like that. We use Twitter to stay up-to-date about the things that are important to us. You don’t use Twitter if you are just bored. We use Twitter because we are interested. […]
The main problem for Twitter, of course, is that it is still entirely focused on scale, a situation demanded by its investors who doesn’t like that is only worth 18% of Facebook. And Twitter is currently running at a massive loss.