pointerTutte queste primevoltità

Francesco Piccolo:

La Storia, senza pudore, è entrata anche nella vita privata. Chissà se è colpa di certi francesi; quando abbiamo letto le vite private nel Medioevo di Jacques Le Goff, abbiamo subito pensato: prepariamo anche la nostra vita quotidiana per un Le Goff del futuro che ci studierà. Quindi, quella che Carlo Emilio Gadda chiamava la primavoltità, e cioè quella serie di eventi che nella vita di un singolo individuo accadono una sola volta con il sapore dell’inedito — il primo giorno delle elementari, il primo bacio, il primo canestro, il primo incidente in motorino, il primo tradimento — ecco, tutto questo, nel clima di rappresentazione storica che ci circonda, abbiamo cominciato a viverlo come un fatto epocale, da tramandare ai posteri. Scriviamo sui social con enfasi, e ci hanno detto che le nostre pagine sono incancellabili, rimarranno per sempre. E non fa niente allora, se tutte queste primevoltità capitano a ognuno, senza distinzione di epoche, latitudini ed età. Non ce ne importa: se la comunichiamo immediatamente al mondo, in qualche modo stiamo contribuendo alla Storia, o quantomeno alla microstoria (se proprio si conserva un po’ di umiltà).