Il problema non è Safari, ma la mancanza di scelta su iOS
Recentemente diversi sviluppatori web si sono lamentati dello stato di Safari — e della lenta adozione di tecnologie web che altri browser (come Chrome) sono più celeri nel supportare. Il problema, suggerisce Kenneth Auchenberg, si fa più accentuato perché Apple ancora non permette, nel 2015, di impostare un browser diverso da Safari su iOS — né esiste un’alternativa, dato che Chrome su iOS non è davvero Chrome: è sempre Safari, ma con una UI diversa.
Ciò costringe l’intera piattaforma a rimanere ferma allo stato del web che Apple ritiene soddisfacente:
It’s limiting the browser-vendor competition on Apple’s iOS platfrom, as Apple are the only one allowed to innovate within the browser engine. […]
It’s creates a big overhead for web developers as they forced to cater for mobile Safari’s slow update cycle, with hacks and workarounds for bugs and issues, that are fixed in other browsers. This is where the “new IE” reasoning has it’s roots.
La cosa è ridicola e sinceramente questa imposizione di stock apps (client di posta, anche) sarebbe ora che finisse.