Un articolo del Washington Post dice di sì:

“You just get so distracted,” one student said. “It’s like if I finish a paragraph, I’ll go on Tumblr, and then three hours later you’re still not done with reading.”

There are quirky, possibly lazy reasons many college students prefer print, too: They like renting textbooks that are already highlighted and have notes in the margins.

Il fatto che li preferiscano non implica una necessaria superiorità dei libri di carta; molte delle motivazioni — elencate nell’articolo — sono il classico e ben noto “odore della carta” e il fruscio delle pagine.

(Il futuro dei libri è nel browser?)

Negli anni ho provato a convincere tanti amici coetanei (20 — 25 anni) a usare un Kindle, e il successo è sempre stato discreto fuori dal mio circolo di geek di twitter (quelli che ho convinto l’hanno abbandonato — finendo con il tornare sui cartacei). Vivo con altri sei universitari (non luddisti, eh: hanno tutti un Mac e un iPhone) e solo uno di loro ha Kindle da un paio di mesi — e l’ha già abbandonato. Forse è un falso problema; i libri di carta non sono meglio degli ebook, ma non credo esista ancora un ebook che eguagli l’esperienza di lettura su carta sotto ogni aspetto. Non solo l’esperienza di lettura, ma anche di presentazione. Più che dimostrare la superiorità dei libri su carta, ciò che questa “preferenza” dimostra è che c’è ancora molto da fare e migliorare nell’esperienza d’uso degli eBook per renderli appetibili a tutti.

Ci sono cose utili che gli ebook non sanno fare bene (come permettere appunti a margine), problemi legati ai device di lettura (il Kindle è buono ma non “eccellente” — la tipografia ad esempio fa schifo. Punto.) e cose apparentemente secondarie — la forma e la presentazione — che, pur se importantissime per un lettore, gli ebook quasi ignorano. Gli ebook avrebbero bisogno della stessa cura — nella copertina e sotto ogni altro aspetto — che i cartacei ricevono. L’esperienza d’uso potrebbe, insomma, essere migliore.

Per dire che io me ne strafrego dell’odore della carta e pure delle pagine che frusciano. La “fisicità” del libro di carta è scomoda sul bus e mi occupa un discreto spazio nella tracolla. Eppure, nell’ultimo anno, ho comprato solo romanzi di carta. Non che vi sappia spiegare il perché di questa cosa (se non che poi stanno bene sulla mensola)