MetaFilter sembra un posto bellissimo, che da un po’ di tempo mi riprometto di iniziare a frequentare. Nato nel 1999, è un weblog collaborativo in cui gli utenti segnalano “il meglio del web”. La qualità dei contenuti (e delle discussioni che questi generano) è molto alta, anche a grazie a un gruppo di moderatori che legge e vaglia ogni post pubblicato sul sito. Il risultato è una community molto rara su internet: variegata, composta perlopiù da persone disponibili, attente e intelligenti. Scrive Stephen Thomas:
MetaFilter users are what I would characterize as “self-consciously smart,” which, I promise, doesn’t play out as gratingly as it sounds. It’s more like, “I know I’m smart, I know you’re smart, we’re all smart around here, so we don’t have to show off (although we do sometimes anyway cuz it’s fun).”
L’articolo di Stephen Thomas, “Una famiglia di sconosciuti“, racconta alcune storie nate attorno a ask.metafilter.com (AskMeFi), una sezione del sito in cui gli utenti postano domande, e rispondono a quelle di altri. Storie che riscaldano il cuore — e che mostrano una community unica e difficile da trovare (e creare) online. Una storia a caso: Matt Haughey, il fondatore del sito, invia un assegno a un utente per pagare le spese mediche che ha dovuto affrontare per la moglie. Questo avviene senza alcuna particolare ragione, e 41 minuti dopo che l’utente ne aveva fatto breve accenno sul sito. Oppure l’annuale scambio di biscotti, che avviene sotto Dicembre: a chi decide di parteciparvi vengono assegnati quattro utenti a caso, selezionati in base alla vicinanza geografica, a cui si dovranno inviare dei biscotti per le feste.
Come ben descrive il titolo, una famiglia di sconosciuti disposta ad aiutarsi a vicenda:
People connect to each other here, is what I’m saying. They get to know each other and they treat each other well. If Twitter is people you don’t know at their wittiest, and Facebook is people you do know at their most mundane, then MetaFilter, I would say, is a family of strangers.
(Recentemente MetaFilter ha avuto alcuni problemi, dovuti a un cambio nell’algoritmo di Google che hanno causato meno visite e guadagni. Di conseguenza, l’iscrizione al sito non è più gratuita ma richiede un piccolo pagamento iniziale: sistema che aiuta sia a sostenersi, sia a mantenere una community gestibile e priva di troll)