Alcuni considerano il core business di Google la ricerca, altri la pubblicità. Entrambe le letture sono equalmente valide (la ricerca è il prodotto più riuscito di Google, mentre quasi la totalità dei guadagni — poco meno del 90% — vengono dalla pubblicità), ma entrambe non giustificano i recenti acquisti e investimenti nel campo della robotica, la macchina che si guida da sola o Google Fiber. Gli ultimi progetti si distanziano da ricerca e pubblicità.

Su Tech Opinions, Jan Dawson suggerisce un’altra lettura di Google:

Google is first and foremost a machine learning and artificial intelligence company. The problem with this description is it’s very hard to see directly either in Google’s product portfolio or in its finances. Google’s products revolve around search and its revenue comes principally from advertising but, behind the scenes, essentially all of its products either have a foundation of machine learning and AI, or help to drive Google’s effectiveness in machine learning and AI. […]

This is where Google started: Larry Page and Sergey Brin didn’t set out to build a search engine or an online advertising powerhouse: they set out to organize the world’s information and make it accessible, which was fundamentally a data ingestion and machine learning problem.

Machine Learning and AI come i pilastri fondanti di Google, attorno ai quali ruotano i suoi prodotti e la sua strategia. Una lettura che spiega i recenti investimenti, acquisizioni e progetti di Google ma, come sottolinea Dawson, crea anche un problema: non c’è un modello di business chiaro dietro nessuno di questi prodotti. Machine learning e intelligenza artificiale spiegano perché Google stia facendo una macchina, ma non come intenda trasformarla in un business.

Al momento il business più redditizio di Google è la pubblicità: da dove verranno i guadagni in futuro?