The Awl rivela, con malcelato divertimento, imbarazzanti scambi di mail intrattenuti con vari SEO e spammer che in modi bizzarri e con scuse patetiche hanno iniziato a contattarli nell’ultimo mese per tentare di convincerli a rimuovere i link che loro stessi hanno infilato inopportunamente nei commenti agli articoli:
This isn’t only happening in The Awl’s inboxes, either. “The funny thing is, we don’t actually want that spam lurking around in old comments,” Boing Boing‘s Rob Beschizza wrote to me in an email. “But we obviously like seeing the spammers suffering as a result of their own misbehavior.”
Lo spammer pentito si spiega con un cambiamento avvenuto verso fine Ottobre nell’algoritmo di Google, che ha fatto sì che i link “spam”, che il giorno prima tornavano utili per scalare la classifica di Google, assumessero improvvisamente una valenza negativa per la stessa.