Microsoft Word deve sparire

Non userei Microsoft Word da anni, né programmi simili quali Pages, non fosse che purtroppo spesso l’uso viene esplicitamente richiesto — dall’università, dall’editoria, nel lavoro. Questo avviene nonostante il formato di Word non sia, in molte situazioni, quello più appropriato. Per qualche ragione, tutti si sono convinti che un documento testuale debba essere in .doc, nonostante i limiti — e soprattutto imposizioni — del formato.

Microsoft Word deve sparire perché fino a quando non sarà sparito, a me toccherà continuare ad usarlo — per richieste esterne.

Non posso dunque che sottoscrivere le parole di Charlie Stross, quando scrive che Microsoft Word deve morire. Perché è un software pesante e disastrato, che incorpora al suo interno diecimila funzioni che ha inglobato nel corso degli anni, con la solita strategia di Microsoft di osservare il mercato e acquistare ciò che di innovativo si affaccia su di esso. Perché impone una propria e determinata gestione e visione del documento che non è adatta a tutti i casi (ma che tutti i campi hanno adottato e si sono imposti di farsi andare bene). Perché il formato non dà garanzie sulla durata del file negli anni.

Non sarebbe meglio se i file testuali fossero testuali e basta, e poi vi fossero applicazioni specifiche per gli specifici compiti (formattazioni speciali per la stampa, controllo grammaticale, collaborazione, e tutto quello che volete farci col documento)?

Microsoft Word grew by acquiring new subsystems: mail merge, spelling checkers, grammar checkers, outline processing. […] One by one, Microsoft moved into each sector and built one of the competitors into Word, thereby killing the competition and stifling innovation. Microsoft killed the outline processor on Windows; stalled development of the grammar checking tool, stifled spelling checkers. There is an entire graveyard of once-hopeful new software ecosystems, and its name is Microsoft Word.

Quando Word finalmente smetterà di essere dominante succederà come con Google Reader: sviluppatori indipendenti proveranno ad entrare in un mercato e settore che per anni è stato monopolizzato da una singola entità, e se ne usciranno con soluzioni innovative dopo anni di stagno, con nuovi paradigmi.

A dire il vero qualcosa di simile sta succedendo con l’iPad, su cui Microsoft stupidamente (per lei) ha preferito non portare Word. E non credo molti ne sentano la mancanza.