Twitter vuole somigliare di più a Facebook
Presentate a Giugno, le Twitter Cards sono un nuovo sistema che permetterà di espandere i tweet includendo al loro interno contenuti multimediali — non solo foto e video ma anche applicazioni. Il New York Times e altri giornali ne stanno già facendo uso: quando si condivide un loro link viene automaticamente incluso nel tweet un riassunto della storia e altre informazioni ad essa relative. È un esempio dell’esperienza consistente che Twitter vuole iniziare a offrire all’utente.
Non è sbagliato affermare che le Twitter Cards sono la versione di Twitter dell’Open Graph di Facebook: un modo di integrare maggiormente nel sito i contenuti che vengono condivisi su di esso — creando quell’effetto di lock-in, quella sensazione di chiusura, che da sempre contraddistingue Facebook. Twitter vorrebbe che sul suo sito facciate di tutto: leggiate gli articoli, guardiate i video, magari iniziaste pure a giocare ai videogame di Zynga. La ragione, è ovvia: pubblicità.
Ma le Twitter Cards più che espandere (inutilmente) i tweet li snaturano e basta. Caratteristica fondamentale di Twitter è sempre stata la sua semplicità: i tweet sono solamente del testo, nient’altro. Non sono solo facili da scrivere, persino con un dumphone, via SMS, ma sono anche facili da visualizzare altrove (si pensi a Flipboard, una delle tante applicazioni costruita sopra le API del servizio). Sono, in questo senso, aperti.
Nel nome di questa inutile funzione, e per offrire un’esperienza consistente, Twitter è pronta a sacrificare non solo la semplicità ma anche l’apertura. Sembra infatti che quando i tweet si complicheranno, passando a essere ben più di semplici messaggi di 140 caratteri, agli sviluppatori dei client di terze parti non verrà data la possibilità di supportarli. E ci sarà un solo, incasinato, modo di utilizzare il nuovo terribile facebooktwitter. Un’esperienza consistente, ma non per questo migliore.
Oltre al messaggio, prima che le Twitter Cards venissero presentate, nei tweet non c’era altro. Il focus era sull’informazione. Questo cambiamento radicale modificherà il modo in cui interagiamo col sito. Non riguarda solamente delle mere modifiche e aggiunte alle funzioni del sito: cambia la filosofia, l’ecosistema e l’idea di come Twitter è e deve funzionare; cambia il servizio che offre. Diventando più simile a facebook.