La guida sintetica al processo Samsung e Apple
Lo scontro fra Apple e Samsung si è spostato in California. Se vi sentite confusi fra i brevetti e tutte le recriminazioni dell’una e dell’altra parte troverete utile (e esaustivo) il pezzo che The Verge ha pubblicato, in cui sintetizza gli argomenti di entrambe le aziende. Di quel pezzo ne faccio un riassunto ancora più sintetico.
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L’argomento di Apple è molto semplice: sostiene che Samsung abbia copiato il trade dress dei suoi prodotti e che si sia avvantaggiata ingiustamente degli investimenti, in ricerca e sviluppo, di Apple in questo settore. Samsung deve difendersi da questa accusa e per farlo proverà a dimostrare che anche Apple, azienda relativamente recente in questo settore, si sia avvantaggiata a sua volta di anni e anni di ricerca e investimenti di Samsung.
Samsung si deve difendere anche dall’accusa principale, quella di avere copiato il trade dress dell’iPhone e iPad:
Probabilmente non avete mai sentito il termine trade dress prima di oggi, ma vi scontrate con lui tutti i giorni: rappresenta gli elementi di un prodotto che lo rendono riconducibile a una certa azienda. L’esempio classico è la bottiglia della Coca-Cola: la forma caratteristica della bottiglia è riconoscibile almeno quanto la parola Coca-Cola stessa (*)
“Il problema del rettangolo nero di Apple” (Apple’s black rectangle problem) è la frase utilizzata da Samsung per descrivere i brevetti relativi al design dell’iPhone, che ritiene generici e quindi poco indicativi. In aggiunta, Samsung proverà a dimostrare che il design dell’iPhone non è originale, ovvero come anche Apple abbia tratto ispirazione da altre aziende (nello specifico da Sony).
Apple vuole in totale 2.525 miliardi di dollari da Samsung, Samsung vuole 14.40 dollari per ogni iPad e iPhone venduti. Samsung accusa Apple di fare uso indebito di vari brevetti relativi alla connettività 3G (da lei detenuti) e per questo chiede una percentuale, 2.4% del costo di ogni iPad e iPhone (da dove venga questa cifra non è chiaro, dalle carte). Apple potrebbe difendersi facendo notare che acquista i suoi chip da Intel, la quale regolarmente paga Samsung per l’uso di queste tecnologie.
L’accusa di Apple è piuttosto semplice, ma difficile da difendere in sole 25 ore di processo a causa della varietà dei prodotti di Samsung. Apple ha quindi chiesto di poter ricondurre i vari device di Samsung a più categorie rappresentative. Questo perché mentre Samsung si trova a dover fare riferimento a pochi prodotti, e quindi a poterli analizzare accuratamente tutti quanti, Apple deve fare riferimento all’offerta di Samsung, ben più varia e differenziata.