C’è una cosa che mi fa impazzire che prima succedeva con l’iPhone, e che odiavo, e che ora succede sempre più di frequente anche con l’iPad. Accade mentre sto navigando in rete, e succede questo: che un sito che visito abbia avuto la (a suo dire) brillante trovata di creare un layout apposito per i dispositivi mobili, un layout che offre un sito castrato rispetto all’originale, con circa il 50% dei contenuti.
La cosa che più detesto è che molti di questi siti nemmeno offrono un’opzione per tornare alla versione originale, e loro stessi decidono al posto mio che è meglio che mi sorbisca la loro versione ‘mobile’.
Occorre che lo si spieghi, chiaramente: un conto è ottimizzare un sito, un altro è cambiarlo radicalmente. A meno che voi non siate un servizio web, il vostro sito non ha bisogno di una web app: ha bisogno di un’ottimizzazione, punto.
Ha bisogno di un layout che si adatti allo schermo, di un font che cambi a seconda delle dimensioni dello stesso e di piccoli lievi accorgimenti, quasi inavvertibili dall’utente finale, che rendano la lettura e navigazione piacevole senza stravolgerla. L’esperienza d’uso di un sito deve essere continua e non cambiare radicalmente a seconda del dispositivo che prendo in mano.
Mi pare ci sia un po’ di confusione per quanto riguarda il web ‘mobile’, mi pare soprattutto che molti si buttino nella creazione di web app solo perché è di moda, senza aumentare l’usabilità (dovrebbe essere questo, lo scopo) ma ottenendo l’effetto contrario. Le web app, ripeto, sono ‘app’. Non sono siti, non vanno bene se il vostro è un blog, un giornale, o uno store. Vanno bene se è un servizio.
Non meno rilevante, che senso ha offrire un quantitativo drasticamente ridotto dei contenuti che trovo sul sito originale? Che senso ha la versione mobile di Amazon, molto meno ricca dello store normale? O quella del Corriere, oltretutto a pagamento? (non sono contrario a far pagare i quotidiani, mi sembra però quantomeno stupido far pagare un giornale solo se consultato attraverso lo smartphone). C’è una ragione, io credo, se Apple non ha cambiato il layout del suo sito, e nemmeno giornali quali New York Times o New Yorker l’hanno fatto.
Se questa cosa posso anche tollerarla dall’iPhone, vi prego almeno di trattenervi dall’applicarla all’iPad: l’iPad non è uno smartphone, l’iPad va trattato come un latop, il suo browser fa tutto quello che fa il browser di un normale computer, è sufficientemente grande da gestire qualsiasi layout. Come di recente ha detto Dave Winer:
I designer hanno bisogno di sentire quanto segue, forte e chiaro: il browser dell’iPad ha piena capacità. Non ha bisogno di essere trattato differentemente. Semplicemente mantenete quello che funziona sui desktop.
La vostra web app non mi è utile e non mi spinge ad ammirarvi. Mi ricorda invece quei webmaster che mettevano flash nei siti solo per fare vedere quanto erano bravi, o l’uso eccessivo e senza alcun senso di ajax solo per dimostrare quello che si è in grado di fare, solo per colpire l’utente con effetti stravaganti che non servono a nulla. Se non a farlo andare via, l’utente.
Non siamo più negli anni ’90, gli smartphone hanno un browser valido come quello dei computer. Iniziate a trattarli seriamente e smettetela di giocarci.