Chiude uno dei pochi siti italiani dedicati al mondo Apple che verificava le fonti, sceglieva con cura gli argomenti di cui parlare e si prendeva le responsabilità di quello che diceva. In un panorama piuttosto deludente, sopravvivono ahimè Macity e iSpazio, chiude invece setteB.IT di Fabio Zambelli, ed è un vero peccato.
Io ed i miei collaboratori fidati saremo certamente diventati ricchi con questo rigore morale, con queste notizie puntuali, con questi reportage, con questi viaggi all’estero interamente auto-finanziati, con quest’indipendenza assoluta? No. […]
Lo scopo di setteB.IT non era certo quello di fare soldi. […] Non era per denaro che tutti i giorni su setteB.IT potevate leggere le notizie più credibili, più fresche e meglio verificate su Apple. Citando sempre le fonti.
(ci sarebbe un discorso più ampio che andrebbe fatto, che esula un po’ dal caso setteB.IT ma riguarda comunque la qualità, e la disponibilità del pubblico a pagarla: sul perché in Italia l’unico modello redditizio per un sito sia quello di riempire gli spazi disponibili di pubblicità scarsamente inerente al contesto mentre all’estero molti blog – puntando sulla qualità – riescano a sopravvivere con il supporto diretto dei lettori o con un tipo di pubblicità altamente selezionata e interessante che, in Italia, non esiste)