In questi giorni sto provando Pear Note, un bel programma per Mac che risulta essere molto utile a tutti gli studenti universitari che sono soliti prendere appunti con il loro portatile. Pear Note è un editor di testi con una funzione in più che lo rende diverso dal semplice Writer o dal più complesso Pages: la registrazione dell’audio.
Con un unico strumento si è così in grado di prendere sia note vocali che testuali. Qual’è il vantaggio? Che le due vengono legate fra loro permettendo, saltando ad una determinata sezione del testo, di recuperare l’audio ad essa relativo. Uno strumento comodo nel caso in cui vi siate persi una frase o vogliate controllare che quanto vi siete appuntati sia corretto.
Pear Note costa 31 euro per Mac e si compra sul Mac App Store (dal loro sito è disponibile un trial della durata di 31 giorni). Volendo, c’è anche una versione per iPad che costa solamente (e momentaneamente, per il lancio) 3,99 euro.
Io per esempio sto usando quella per iPad: ha lo svantaggio che non potete usare nessun altra applicazione in contemporanea. Un difetto di iOS che in questo caso può tornare a vostro beneficio: è per voi più difficile distrarvi. Vi evita di perdervi in Safari o Mail, costringendovi a rimanere su Pear Note. E con una tastiera bluetooth esterna non ha nulla da invidiare ad un Mac.