Questa cosa è stata pubblicata su Byte Magazine alcuni giorni fa:
In tutta onestà, io non so perché le persone comprino i prodotti Apple. Apple spiega a tutti che i suoi prodotti “semplicemente funzionano”, che le specifiche tecniche non contano e che le sue creazioni possono essere paragonate ad una costosa e curata macchina tedesca. Il contrario è semmai vero.
L’intelligenza di Apple è che è riuscita a fregare i suoi consumatori con questa solfa. E i consumatori riescono così a giustificare l’acquisto di prodotti di qualità inferiore alla media.
Questa cosa è stata cancellata pochi giorni dopo da quelli di Byte Magazine. Era superficiale, hanno detto:
Non solo manca di profondità e autorità, ma non riflette nemmeno la visione che la comunità ha di Apple. Nonostante ci siano molte persone che non apprezzano i prodotti Apple, e alcuni che hanno avuto pessime esperienze, queste sono l’eccezione, non la regola.
Ci chiamano spesso fanboy, noi che usiamo Apple e ne parliamo bene. Ma come fa notare Gruber commentando il medesimo pezzo, come li possiamo definire quelli come Mandzych – l’autore dell’articolo riportato – se non fanboy a loro volta?
Lo stesso testo potrebbe essere stato scritto cinque anni fa, il senso sarebbe stato il medesimo. L’idea di fondo esiste da tanti anni ed è così riassumibile: i consumatori di Apple sono stupidi e facilmente ingannabili, degli idioti giocati dal marketing, dei superficiali che si fanno fregare facilmente.
Questa sarebbe un’opinione ragionata? Oppure è un’idea dogmatica e radicata nell’immaginario di molti, che scegliere Apple significhi non capire niente di informatica?
Non sarebbe forse ora di lasciarcela alle spalle?