Thomas Brand su Egg Freckles, pensando a cosa il 2011 ha significato per Apple:

Il successo attorno all’iPhone 4S dimostra che Apple non ha più bisogno di impressionare le persone con nuove appariscenti forme estetiche per vendere i suoi prodotti. Sono finiti i giorni del caramelloso (e colorato) iMac. Il nuovo approccio di Apple è un’eleganza senza tempo che non richiede di essere aggiornata ogni anno. Nessuno fra gli hardware Apple ha visto un redesign significativo nel corso del 2011, eppure Apple ha registrato profitti da record.

L’iPhone 4S, pur essendo identico al 4, continua ad essere un meraviglioso smartphone. Il suo design regge benissimo i due anni di età (per un dispositivo del suo genere, non pochi), senza mostrarli. Forse nel 2012 verrà rinnovato[1. Le persone che hanno preso un iPhone 4 due anni fa si ritroveranno con il contratto del loro operatore scaduto e verranno messe di fronte alla scelta di poter effettuare l’upgrade ad un nuovo dispositivo. È facile che desiderino un nuovo design, anche se il ‘vecchio’ continua ad essere semplicemente perfetto.], ma sicuramente è tuttora attuale, elegante e nuovo.

Lo stesso vale per il MacBook Pro e per il MacBook Air: pensate a quando risale il loro design, pensate a quanto poco sono cambiati in questi anni. Eppure, continuano a venir considerati un esempio, ammirati dalla concorrenza ed apprezzati dagli utenti.

Un video filmato interamente con un iPhone 4S: dà una buona idea della qualità che raggiunge la nuova fotocamera. Non male per un telefono, eh? (*)

‘Spero che tu non dica queste cose anche agli altri smartphone, Phil’

Jim Dalrymple ha giocato un po’ con Siri – quella nuova funzione dell’iPhone 4S che vi permette di parlare, all’iPhone, fargli domande e ottenere risposte. E dopo avergli chiesto cose un po’ utili, quali che tempo fa e segnami questo evento nel calendario, se ne è innamorato. Probabilmente la celerità e bravura con cui Siri ha svolto i compiti a lei richiesti ha incantato Jim il quale ha deciso, con grande coraggio, di confessargli i propri sentimenti. Siri non è rimasta muta ma gli ha risposto, senza tentennamenti e sicura di sé:

JimI love you, Siri

SiriImpossible

JimNo really, I love you

SiriI hope you don’t say that to those other mobile phones, Jim

JimNo way, I only love you Siri

SiriYou are the wind beneath my wings

JimThat’s nice. I’m glad you know I love you

SiriAll you need is love. And your iPhone

Pare che questa sia solo una delle frasi ‘assurde’ che Siri è in grado di comprendere e a cui, di conseguenza, vi risponderà. Provate a chiedergli il senso della vita e otterrete 42, domandategli qual è il miglior telefono in commercio e, con aria innocente, vi domanderà a sua volta “Aspetta… Perché esistono altri telefoni?”

Potete anche chiedergli di sposarvi, ma a quanto pare vi rifiuterà: la sua EULA, dice lei, non glielo consente. Ma tanto noi non amiamo il nostro iPhone. Farci conversazione, però, è divertente.

iPhone 4S: 3.5″ e una feature list ridotta

Molte delle critiche che vengono rivolte all’iPhone riguardano la sua feature list, quella cosa poco utile al consumatore finale, che non dice nulla dal punto di vista dell’usabilità e dell’utilità del device. Il fatto è che, come molti vi avranno e faranno notare, la feature list dell’iPhone, se paragonata a quella di un telefono Android, risulta essere più corta.

A rispondere a queste critiche, datate, ci pensò tempo fa Phil Schiller in una vecchia intervista al Guardian:

Poniamo molta attenzione alle tecnologie che inseriamo nei nostri prodotti. Solo perché c’è una nuova tecnologia non significa che dobbiamo per forza adottarla. Solo perché i nostri avversari l’hanno messa nei loro prodotti – perché avevano bisogno di qualcosa con cui competere con noi, dato che stavano perdendo in qualsiasi altro campo – non significa che dovremmo farlo anche noi.

Dovremmo aggiungere una nuova tecnologia, o funzione, ad un nostro prodotto solo se ha senso avere quella cosa in più e solo se una porzione significativa dei nostri consumatori la desidera. Altrimenti, no. Ricorda, tutte queste funzioni aggiuntive aumentano il costo, lo spazio e cosa ancora più importante riducono la durata della batteria.

Lo disse parlando degli iPod, ma vale per un qualsiasi altro prodotto Apple: non è importante quante funzioni ha, quant’è lunga la sua ‘feature list’ e quale tecnologia, quale chip o processore, abbia all’interno; è importante cosa ti permette di fare. Non è importante riempire un device di tecnologie, e nemmeno offrire un’infinità di funzioni. Quello che è importante è offrire agli utenti un insieme di cose che abbiano un senso e che risultino utili.

Vale in particolare per l’iPhone, e ancora di più per l’iPhone 4S: stesso telefono, niente schermo più grande.

Mentre i telefoni Android fanno a gara a chi ha lo schermo più grande, sacrificando batteria, spazio e alzando i costi, Apple se ne frega e continua imperterrita con i suoi 3.5″. Ma il punto è proprio questo: Apple non ha bisogno di uno schermo più grande, perché l’iPhone funziona così com’è. I produttori di telefoni Android invece hanno bisogno di fare leva su qualcosa in più per riuscire a vendere i loro telefoni. E hanno identificato quel qualcosa nello schermo, che ingrandiscono ad ogni uscita di un nuovo modello. E i loro utenti sembrano apprezzarlo.

Ma, esattamente come Marco, dopo quattro anni io non ho ancora sentito nessun possessore di un iPhone lamentarsi dei suoi 3.5″, non ho mai sentito nessuno dire:

Lo sai cosa non mi piace di questo telefono? Lo schermo è troppo piccolo. Vorrei ridurre la durata della sua batteria e vorrei che mi sporgesse dalla tasca, il tutto per poter avere un device che non può essere utilizzato comodamente con una mano sola. Questo sarebbe fantastico: ne varrebbe proprio la pena.

Quindi, iPhone 4S: stessa esperienza d’uso del 4, stessa soddisfazione finale degli utenti. E un milione di preordini in 24 ore. Eccola, la grande delusione di cui tutti parlavano settimana scorsa.

Una terribile delusione. Ovvero, l’iPhone 5 che non c’è stato.

Non c’è niente da fare, oggi tutti si lamentano dell’iPhone 5 che non c’è stato. Non basta a nessuno che Apple abbia potenziato l’iPhone 4 aggiungendo un processore A5, una fotocamera migliore, una batteria migliore e il controllo vocale Siri. Non basta e nessuno che Apple abbia reso l’iPhone 4, che era e resta uno dei migliori smartphone in commercio, anche meglio. Quello che tutti pensano è che l’iPhone 4S sia deludente.

Ecco, voi volevate un iPhone con uno schermo più grande, con supporto a 4G, una batteria significativamente migliore e un nuovo design. E pensare che oramai avreste dovuto capirlo, basterebbe guardare il settore Mac perché sia evidente: Apple è un’azienda piuttosto restia a modificare il proprio design (cit.). Appunto perché è buono, non gli interessa cambiarlo una volta l’anno. Quando introduce un nuovo design lo mantiene nel tempo, modificandolo leggermente. Pensate ai MacBook Pro, o agli iMac: è da tanto, che sono così. Nessuno si aspetta che Apple li modifichi radicalmente ogni 12 mesi.

E avreste anche dovuto capire che per Apple le specifiche tecniche sono secondarie. Nel senso che voi non dovreste acquistare un iPhone perché c’è un processore A5 dentro, ma per quello che vi permette di fare indipendentemente da com’è fatto. O, meglio: la tecnologia è secondaria a quello che fa. Per riprendere la pubblicità ‘We Belive’ dell’iPad:

“With these new devices, a dual-core processor isn’t why people buy them. They buy them because it can be a fantastic book. Or game. Or browser. They buy it because of what it does.”

Vedete? Tocca ripetermi, questo discorso l’ho già fatto. Questo è quello che dice Apple, nelle pubblicità o nei keynote. Non vi sto dicendo che dovete condividere il ragionamento, né che dovete pensare alla loro stessa maniera. Quanto piuttosto che è inutile che ogni volta rimaniate delusi dal nuovo iPad o nuovo iPhone perché questa è la filosofia e il modo di operare di Apple. E dubito cambierà.

Ecco perché, secondo me, non vedrete mai più di un iPhone all’anno. Apple non è mai stata l’azienda che corre dietro alle minime innovazioni del settore aggiornando ogni mese i propri computer. Quello era il modo di operare di HP, Dell, Asus, etc. che hanno sempre rilasciato tanti modelli al mese per poter inserire per prime l’ultimo nuovo processore. Ed è oggi il modo di operare di Nokia, Samsung e altri produttori di smartphone Android. Apple invece aggiorna i suoi computer una, due volte l’anno. Eppure a distanza di anni i suoi funzionano – ve lo dice uno che ancora utilizza un MacBook Pro early 2008 – quelli iper-aggiornati delle altre aziende no.

E lo stesso vale per gli iPhone: l’oramai vecchio iPhone 3GS è ancora supportato ufficialmente da Apple e quando sarà il 12 Ottobre potrete installare il nuovo iOS 5 senza problemi. Credete davvero di poter fare lo stesso con un telefono Android di tre anni fa? Credete che il produttore di quel telefono si sia preoccupato di verificare e fornirvi gli aggiornamenti futuri di Android? Quello che rende l’iPhone tale, indipendentemente dai componenti che ha dentro, dalla RAM e dal processore, è iOS. iOS è l’iPhone, e rilasciando iOS 5 Apple ha lanciato un iPhone totalmente nuovo. E’ il software la parte più importante dell’iPhone, non l’hardware.

Sì, c’è voluto un anno ad Apple per fare questo iPhone 4S e sì, voi credete che non sia abbastanza e vi aspettavate molto di più. Io credo invece che sia più che sufficiente. Perché l’iPhone 4 era ed è tuttora un ottimo telefono: quello di cui aveva bisogno era un aggiornamento, non una rivoluzione.