L’inaccettabile digital divide dei siti web
Technology Review ricorda che non tutti hanno connessioni iper veloci e dati illimitati:
Ma’Niyah has a special-education plan for math; to help her, she’s been assigned problems to do online through Khan Academy. But her mother says she cannot afford broadband from Time Warner Cable, which would begin at around $50 a month, even for an entry-level offering, plus modem and taxes (and the price would rise significantly after the 12-month teaser rate expired). The family has a smartphone, but it’s harder for Ma’Niyah to use the small screen, and Marcella watches her data caps closely; just a few hours of Khan Academy videos would blow past monthly limits. Fast Internet access is available in a library a few blocks away, but “it’s so bad down here that it’s not really safe to walk outside,” Marcella Larry says. […]
A survey by Pew Research shows that fully one-third of American adults do not subscribe to any Internet access faster than dial-up at their home.
La questione sembra venire ignorata presso gli sviluppatori web che conosco, abituati a disegnare su schermi retina e a testare il loro lavoro da connessioni su fibra ottica. La performance di un’app o un sito, per molti, viene dopo la convenienza dello sviluppatore.
La pubblicità è un problema non perché sia brutta da vedere o dia fastidio, ma perché sta rovinando una tecnologia (il web) attribuendogli difetti che in realtà sono dovuti a cattive pratiche. Questa situazione ci ha portato tecnologie e soluzioni completamente futili (per dirne due: Google AMP, Instant Articles) che mettono una pezza a un problema che ci siamo creati da soli. Bloccare la pubblicità — quelle istanze di pubblicità che rovinano il web — è giusto e direi anzi doveroso: si può fare di meglio, ed é giusto penalizzare chi ricorre a behavioural tracking e cattive pratiche senza un minimo ritegno per l’utente finale.
Un sito più veloce è conveniente anche per il business. WPO Stats è un buon sito che raccoglie statistiche e dati che lo dimostrano: se non siete ancora riusciti a convincere il vostro capo, indirizzatelo lì.
(via Ethan Marcotte)