Non è che in questi due anni il Pebble non mi sia piaciuto. E non è nemmeno che non mi piaccia la nuova UI del Pebble Time — anzi, credo sia piuttosto bella. No, non comprerò un Pebble perché ho un iPhone.
Al contrario degli altri smartwatch basati su Android Wear, il Pebble ha sempre dichiarato compatibilità con iOS — e questo varrà anche per il Pebble Time. Ma negli ultimi due anni come utente Pebble, una cosa mi è risultata decisamente chiara: la relazione fra Pebble e iOS è irta di difficoltà. Ho dovuto smanettare infinite volte nel Notification Center perché le notifiche giuste arrivassero sullo smartwatch, e dal rilascio di iOS 8 mi accorgo che spesso il mio Pebble perde silenziosamente la connessione con l’iPhone — anche se l’applicazione dice che è connesso, in realtà non mi arriva alcuna notifica.
Per le medesime ragioni di Jason, non ho finanziato la campagna su Kickstarter per il nuovo Pebble Time, né penso di acquistarlo in futuro. Sono utente Pebble da poco più di un anno, e per quanto ne apprezzi molti degli aspetti — mi piace il display e-paper, soprattutto mi piacerebbe quello nuovo a colori; la durata della batteria e pure l’aspetto geek e economico — il modo in cui comunica con il mio iPhone lascia a desiderare. La situazione descritta da Jason corrisponde esattamente alla mia, e temo a quella di qualsiasi altro utente Pebble + iOS.
Molte delle volte semplicemente non è connesso all’iPhone. Smette di ricevere notifiche, o le applicazioni smettono di essere in grado di prendere dati dalla rete. Ricorrevo al Pebble per controllare il tempo d’attesa del bus alla fermata, ma è un uso che ho mantenuto per poco: una mattina su tre, prima di ottenere l’informazione, dovevo ri-estrarre l’iPhone dalla tasca e riconnettere i due assieme. A quel punto facevo prima ad aprire direttamente Citymapper su iPhone.
Questa situazione non è colpa di Pebble ma dei limiti imposti da iOS, che l’Apple Watch ovviamente potrà aggirare. Pebble non riuscirà mai ad avere la stessa integrazione con iOS, né a livello di sistema né — altrettanto importante e necessario — con le applicazioni installate su iPhone. Al contrario, le applicazioni dell’Apple Watch saranno in grado di attingere senza problemi dal loro corrispettivo per iPhone. In queste ore è uscita la notizia che Launch Center Pro arriverà su Apple Watch. Solamente quello, e tramite esso la possibilità di avviare azioni sull’iPhone dall’Apple Watch, mi renderebbero l’Apple Watch più utile di quanto il Pebble non mi sia mai stato.
Non che il Pebble faccia schifo — come dicevo all’inizio, ne sono un utente soddisfatto. È un’alternativa valida e a buon mercato, ma — se non altro su iPhone, a causa di iOS e Apple – non particolarmente smart, limitata nelle possibilità da iOS che lo rende sia non particolarmente affidabile, sia ne rende le applicazioni meno interessanti.