Cosa si può fare con un ‘force click’ ad oggi

Il trackpad Force Touch dei nuovi MacBook è più sensibile “al tocco”, essendo capace di rilevare il grado di pressione di un click. Ciò permette di associare ad un click con intensità maggiore (force click) un’azione specifica, diversa a seconda dell’applicazione.

Questi sono alcuni degli usi documentati da Apple:

  • Look Up. Un force click sopra una parola permette di visualizzare la definizione della stessa.
  • Contatti. Force click su un indirizzo per vederne la mappa.
  • Eventi. Sopra date e eventi per aggiungerli al calendario.
  • Anteprima dei link. Sopra i link nei messaggi e nelle email per vedere un’anteprima della pagina web.
  • Numeri di spedizione. Sopra i numeri di spedizione (nei messaggi e nelle email) per vederne lo stato e i dettagli.
  • Icona di un file. Apre Quick Look.
  • Nome di un file. Permette di cambiarlo.
  • QuickTime. Una pressione maggiore durante rewind/forward comporta una velocità maggiore.

jeby (March 13, 2015)

Non ho capito se il force click è un click più brutale o cos’altro. Ad esempio “una pressione maggiore” mi induce a pensare che sia un click continuato a pressione variabile.

Adriano (March 24, 2015)

@jeby il click è assurdamente reale (senti quasi il trackpad muoversi perchè i magneti e il suono sotto il trackpad ingannano il tuo cervello), il problema è che ci sono vari stati di “click” a seconda di quanto forte spingi sul trackpad
– semplice slide sul trackpad per muovere il cursore senza spingere,
– click “leggero” (stile messa a fuoco su fotocamera digitale) per fare click classico (due dita per menú contestuale ecc.),
– Force click che serve per tutti gli usi elencati nell’articolo sopra, e che comunque può essere tranquillamente eliminato o gestito su 3 livelli, debole, medio, forte (tanto di vibrazione dei magneti che di suono “click”).
Si deve pensare a tre stati scalonati ben differenti che possono derivare uno dall’altro o no.