Parlando di problemi seri, i quotidiani devono capire che suddividere un articolo in ventisei pagine farà anche aumentare il numero di pagine viste, ma è alquanto indisponente e fa cadere il visitatore in un’acuta depressione. Questa volta a spiegarglielo, ai webdesign che si rendono colpevoli di questo peccato, ci pensa Farhad Manjoo:
Suddividere gli articoli e le gallerie fotografiche in più pagine è il male. E la tendenza deve essere fermata. […] Ogni giorno mentre visitiamo il New York Times, Washington Post, The New Yorker, Politico, Businessweek, Esquire, GQ, New York, Wired e un innumerevoli altri siti, io e decine di milioni di innocenti lettori apriamo articoli che si rivelano essere una mera frazione di articoli. Pezzi che dovrebbero essere leggibili in un singolo scroll richiedono uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove o più click.
La cosa peggiore è quanto l’opzione pagina singola non esiste.