Mentre sono attratto dal nuovo Kindle Paperwhite, resto abbastanza indifferente di fronte al Fire. Sarà perché lo vedo molto limitato o, come scrissi un anno fa, quando uscì per la prima volta, sarà perché mi sembra la versione solida di Amazon.com.

Il prezzo è sicuramente appetibile, ma a quel prezzo si acquista non tanto un prodotto quanto l’accesso a un portale[1. Che qua da noi, in Italia, ha anche una scarsa offerta (niente film)]. Con il Fire non ci si fa molto, a parte consumare i media che Amazon offre con il suo store. Il Kindle Fire senza dietro Amazon.com è sostanzialmente inutile, come avere il decoder di Sky senza un abbonamento a Sky. Quindi, se per tablet intendiamo un oggetto come l’iPad il Kindle Fire è un tablet molto limitato; se invece intendiamo un oggetto adatto solo al consumo e nient’altro, il Kindle Fire è perfetto.

Il suo modello di business è simile a quello delle console: vendere il prodotto in perdita per poi coprire le spese con gli acquisti che l’utente compie successivamente. Come sintetizza bene Horade Dediu:

Un modo di pensare al Fire è vederlo come un prodotto promozionale per un altro business (Amazon.com)