Nearly eighteen months ago, we gave developers guidance that they should not build client apps that mimic or reproduce the mainstream Twitter consumer client experience. And to reiterate what I wrote in my last post, that guidance continues to apply today.

Michael Sippey ha annunciato gli imminenti cambiamenti alle API di twitter. Comportano un limite al numero totale di utenti che i client di terze parti possono avere e un altro passo in avanti verso l’esperienza consistente tanto discussa, ovvero: uno stretto insieme di regole che spiegano come i tweets devono essere visualizzati e gestiti, anche sui client non ufficiali.

Questo il cambiamento principale, volto a disincentivare lo sviluppo di client. Anche se sviluppatori come Paul Haddad, di Tweetbot, dichiarano che il limite è piuttosto ampio. Altrettanto orribile la decisione di impedire di aggiungere ai tweet altre funzioni — come l’invio ad Instapaper del link associato — all’infuori di quelle ufficiali (retweet, favorite e reply). Marco Arment ha scritto un commento sulle principali novità, evidenziando le peggiori.

Vore.cc ha una versione meno elegante (e più diretta) dell’annuncio ufficiale, Anil Dash fa la cosa opposta e legge l’annuncio in maniera (forzatamente, dico io) positiva. Se ve lo siete perso, tutto questo succede per la pubblicità.