Sette anni prima di Apple, Nokia lavorava su qualcosa che si avvicinava all’iPhone e all’iPad. Se non da un punto di vista tecnico (non si parla di multi touch e potete immaginare come doveva essere quel prodotto) da un punto di vista strategico avevano intuito la direzione. Per poi abbandonarla:
More than seven years before Apple rolled out the iPhone, the Nokia team showed a phone with a color touch screen set above a single button. The device was shown locating a restaurant, playing a racing game and ordering lipstick. In the late 1990s, Nokia secretly developed another alluring product: a tablet computer with a wireless connection and touch screen—all features today of the hot-selling Apple iPad.
Questo si ricollega al dilemma dell’innovatore, di cui Diego parlava nell’ultima puntata di Brevi accenni: spesso le aziende che falliscono hanno in casa i prodotti che le porteranno al fallimento, solo decidono di abbandonarli per focalizzarsi sul prodotto attualmente in vendita, quello che le ha rese famose e che al momento è apprezzato dai consumatori.
Non che sviluppare il prototipo di un tablet significhi granché (la storia dei tablet inizia molto tempo prima dell’iPad, ed è fatta solo di insuccessi), comunque l’articolo del WSJ resta una buona analisi di cosa ha portato Nokia alla terribile situazione odierna.
Per restare sul tema: un prototipo dell’iPad risalente al 2002.