Michele Serra si scaglia contro una delle espressioni più odiose e senza senso, “il popolo del web” per indicare genericamente e inefficacemente un’iniziativa nata in rete. Come se le persone e gli utenti di internet fossero due entità separate:

“Il popolo del web”, inteso come un tutt’uno pensante e giudicante, non esiste. […] “Il popolo del web” è una di quelle comodissime scorciatoie mediatiche che dicono tutto e niente: sarebbe come attribuire una qualunque campagna di stampa di qualche successo al “popolo dei giornali”, anziché a questa o a quella testata o gruppo editoriale. Si potrebbe dunque fare un piccolo sforzo e rimpiazzare quella assurda dicitura, “popolo del web”, con formulazioni più attinenti. Tipo: qualcuno sul web; alcune persone sul web; Tizio e Caio sul web. Il massimo sarebbe: ognuno con nome e cognome.

Internet è un modo per condividere le proprie idee. Non è il “popolo del web” a supportare un’idea: sono le persone, le stesse che si incontrano per strada, che usano il web per esprimersi.